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Tredici ►
📼 Perché guardare Tredici? ►
[Ho scritto tanto durante una notte insonne, dunque ho pensato di dimezzare l'articolo e farne uno a parte parlando - o almeno provarci - delle difficoltà adolescenziali e non. Il post è qui, dateci un'occhiata perché è un tema che mi sta a cuore, grazie.]
Piccola premessa: se volete godervi il telefilm, ricco di suspance e sorprese da "WHAT?... :'(" (non so come altro chiamarli), evitate di leggere il libro.
Se stai leggendo questo libro, è troppo tardi per non aver letto spoilers...
Ce l'ho da anni avendolo caricato nel blog in formato pdf per qualche saggia ragazza che me lo aveva chiesto. "Massì dai, lo leggerò di pari passo con le puntate!" ...pessima idea. Nel giro di poche pagine vengono dette cose che nella serie tv lo spettatore attento può intuire ma scopre solo nelle ultime puntate, di sorpresa. Come se le immagini su Facebook e Instagram non fossero sufficienti. Internet è buio e pieno di spoilers.
Quindi fate attenzione anche nel cercare sul web i personaggi, gli attori, o qualsiasi notizia riguardante la serie, perché potreste rovinarvi qualcosa. Ci sarà tutto il tempo in seguito per poter leggere il fantastico libro.
Passiamo ora al commento generale, privo di maledetti spoilers, ovviamente!
Dunque, perché guardare Tredici? Semplicemente, perché ci costringe a riflettere. Il dolore esiste, è reale, ha tante forme, molte cause e altrettante conseguenze. Per questo sono pro alla visione di questa serie e alla lettura del libro, e sono contro la sua lapidazione mediatica e la derisione che ne viene fatta sui social con meme stupidi. Non bisogna tacere sul dolore, censurarlo addirittura, e non bisogna neanche scherzarci su. Quindi, dovreste guardare Tredici per questi motivi e perché è giusto parlarne, in qualche modo. Rifletterci su... Probabilmente soffrite e avete bisogno di trovare la forza non nel dolore bensì in noi stessi, in chi ci vuole bene e in ciò che ci piace. Oppure, qualcuno vicino a voi soffre e non ve ne accorgete o non sapete come aiutarlo... Vedere questa serie con qualcuno è molto utile, soprattutto con i propri figli. Guardate questa serie perché vi insegnerà ad amare gli altri e a non darli mai per scontati, non farli sentire inutili... La vita vale la pena di essere vissuta.
p.s. qui trovate le recensioni sulle puntate!
E' un telefilm che tratta molti temi adolescenziali come il suicidio giovanile, il bullismo (tema a cui tengo molto, qui un articolo al riguardo), la sessualità, gli abusi, l'isolamento sociale e la depressione. Se non vi siete mai ritrovati in uno di questi gironi infernali, potete ritenervi fortunati (ricordo come sempre che anche gli adulti soffrono, però). Possiamo definirlo il ritratto della società moderna, tra il rapporto con i genitori e gli insegnanti, ma soprattutto con i coetanei.
La serie è tanto, tanto discussa, su questo non ci sono dubbi e Selena Gomez, la quale è produttrice di 13, risponde prontamente alle accuse. L'accusa più dura è: la serie istiga al suicidio?
Questi articoli contengono parecchi spoilers quindi ho deciso di smettere di leggerli, per ora. Il succo è:
"Vi vorrei mettere in guardia contro la visione di 13 Reasons Why se al momento siete in lotta con pensieri suicidi o vi autolesionate/siete stati violentati", Shannon Purser, Barb di Stranger Things.
"13 Reasons Why è un detonatore. Guardatela con cautela e tenete conto che potrebbe portarvi in territori bui", Paris Jackson, che ha più volte tentato il suicidio, figlia di Michael Jackson.
"Siamo rimasti molto fedeli al libro di Jay Asher che ha creato una storia struggente, tragica, complicata e ricca di suspance. Noi abbiamo voluto mantenere tutto quello che era già nel suo romanzo. Non è un argomento facile, lo capisco, ma volevamo rendere giustizia a questa storia. Penso che la gente avrebbe parlato in ogni caso, ma mi sento molto fortunata per come stiano andando le cose", Selena Gomez.
Molte associazioni di salute mentale si riferiscono alla serie come a un "contenuto pericoloso", dichiarando di aver avuto un incremento delle chiamate e di mail a causa di essa.
E' davvero così? Vi dico la mia con sincerità... Non posso dirmi mentalmente stabile o sana come un pesce, e la visione di questa serie potrebbe sì portarvi a pensare ancora più in negativo, soprattutto se siete giovanissimi.
Il punto è che quando vivi in un periodo di depressione, scatenato da bullismo o da tantissime altre ragioni, tutto ciò che ti circonda può provocare pensieri negativi. "Ho detto qualcosa di sbagliato? Devo morire. Ho mangiato del buon cibo? Allora vale la pena vivere", e così via. Anche il telegiornale, secondo queste accuse, dovrebbe essere vietato allora! La maggior parte delle notizie mi crea ansia.
Se deciderete di iniziare questa serie, cercate di non farvi coinvolgere troppo emotivamente e di non immedesimarvi più del dovuto. Non dovete per forza imitare ciò che vedete. La vita vale la pena di essere vissuta, anche se si soffre. E ve lo dice una che soffre molto, dentro e fuori!
Chi soffre, per una qualsiasi causa, può pensare spesso che farla finita sia la risposta adatta. È normale. E appunto perché è una cosa normale, può capitare a chiunque e non vi nascondo che capita più spesso di quel che pensiate, soprattutto in questa era tecnologica. Non vuol dire che bisogna continuare a non parlarne però.
E se l'unico modo per non stare male fosse di smettere di provare, qualunque cosa, per sempre?
Non possiamo sapere cosa pensa e prova nel profondo una figlia, un fratello, un genitore, un compagno di scuola... ed è qui che entra in gioco Tredici. Cerca di farti capire. Sarebbe sufficiente soffermarsi a pensare prima di parlare, prima di giudicare. Di provare empatia durante il tutto. Perché a me sembra che si stia perdendo questo dono. Avete mai detto o vi siete sentiti dire "Hai un problema? Vuoi parlarne?".
Il problema, secondo il mio modesto parere, non è il suicidio, bensì ciò che lo provoca... Perché non evitiamo il "problema" alla fonte sensibilizzando giovani, bambini, adulti, a comportarsi più civilmente? Ci vogliono E M P A T I A e S E N S I B I L I T A' con il prossimo. Non esiste ilnon lo faccio apposta!
"L'empatia è la capacità di comprendere a pieno lo stato d'animo altrui, sia che si tratti di gioia, che di dolore. Empatia significa "sentire dentro", ad esempio "mettersi nei panni dell'altro", ed è una capacità che fa parte dell'esperienza umana ed animale."
Siamo esseri umani, non macchine. Non computer, non cellulari - ai quali peraltro siamo sempre attaccati... Possiamo immedesimarci nel prossimo ed è una cosa meravigliosa e spaventosa al tempo stesso. Ci sarebbe meno dolore se le persone si sforzassero di capire chi gli sta intorno. Potremmo migliorare le cose, non peggiorarle! E' anche per questo che man mano che andavo avanti con la visione di Tredici non provavo tristezza ma rabbia, perché nessuno è riuscito a comprendere Hannah, né prima il suicidio né dopo! Hanno continuato a parlarne male, a trattare male le persone... Insomma, non si impara mai. La mia rabbia a metà della serie era ai massimi livelli, ora non mi dilungo ma chi ha provato certe cose non può fare a meno di arrabbiarsi e voler vendetta (o chiudersi in se stesso), ma non è questa la soluzione, e Clay lo deve imparare. Non fare agli altri ciò che non vuoi che venga fatto a te, no? L'adolescenza è un periodo difficile, ma lo è anche ciò che viene dopo, perché inizi a comprendere il mondo.
Dunque voglio ricalcare il mio appoggio a questa serie, che aiuta i ragazzi a capire che c'è molto di più dietro una bella ragazza o un fragile ragazzino, che tutti abbiamo sentimenti. Aiuta anche gli adulti a ricordare com'è essere giovani, che devono prendersi cura di noi. Chiedere aiuto non è facile e per mia esperienza si ottiene spesso l'effetto contrario... Qualora non ci sia nessuno ad aiutarvi, dovete farlo da soli. Si può. Amare se stessi e imparare dai propri errori è un passo. Penso che Hannah ci abbia provato...
Nel corso della serie è stata coraggiosa, facendo scelte non facili e talvolta impopolari. E' questo che devono imparare gli adolescenti di oggi, saper dire di no e soprattutto la verità. Per esempio è vero che non bisogna regalare il proprio corpo con facilità ma la povera Hannah viene incastrata e questo scatena tutto il resto.
Pensate prima di parlare. Prima di agire. Prima di giudicare. Prima di spargere pettegolezzi.
Tredici può trasmettere un messaggio contraddittorio, ma per quanto porre fine in modo definitivo al proprio dolore possa sembrare l'unica soluzione efficace, in realtà apre la strada a un dolore infinito, come vediamo nel corso delle puntate.
Vale la pena dedicare 13 ore a questo telefilm? Sì, al contrario di ciò che dicono i giornali. E se io ho scritto così tanto e voi siete arrivati fino a questo punto, è una garanzia, no??
Non vi resta che liberarvi di eventuali pregiudizi e cominciare la serie, giudicherete voi stessi. Il post in cui commentare e farmi sapere la vostra opinione è su Facebook, cliccate qui! Mentre quello sulle difficoltà adolescenziali lo trovate qui.
A presto con le recensioni/commenti sulle puntate! Baci ♡
Grazie per l'attenzione ❤
L'amore sopra qualsiasi cosa
Purtroppo la campagna contro il cyberbullismo ha smesso di raccogliere fondi il 2 maggio. Vi lascio comunque il link del telefono azzurro in cui potete trovare tutte le informazioni necessarie per poter fermare il bullismo nel nostro piccolo, ma anche farvi aiutare tramite chat o telefono. Ricordate che è importante parlare!
- Qui tanti utili consigli sul sito del telefono azzurro, per genitori e ragazzi.
- "Fermiamo il bullismo, adesso."Per maggiori informazioni su come guardare la serie o come leggere il libro, scrivetemi in pagina tramite messaggio privato e sarò felice di aiutarvi!
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Edited by M i m i - 26/5/2017, 16:08
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